lunedì 29 febbraio 2016

Impara ad apprendere con umiltà

Da   L'ARTE DI ANDARE AVANTI  di Jorge Bucay

"Nessuno di noi detiene il monopolio della verità e che è pertanto fondamentale aiutarci reciprocamente a completare  la conoscenza su noi stessi e a procedere nel cammino verso la realizzazione. 
Per poter arrivare a tanto  è necessaria una buona dose di umiltà,  perché l'apprendimento può essere possibile solo a partire da un autentico riconoscimento della nostra ignoranza.
Se rimaniamo seduti sul trono della nostra superbia,  non accetteremo nessun insegnamento o nessun consiglio. 
Colui che non scende dal piedistallo non può imparare nulla perché crede di sapere già tutto,

domenica 28 febbraio 2016

Una vita di "IMPEGNO"


Dall'Omelia del Vescovo Antonio Riboldi"

"Viviamo in una società dove domina l'apparenza effimera, la superficialità e, spesso,  l'indifferenza verso problemi,  che richiederebbero profondità di analisi, volontà ferma e cuore grande,  per essere affrontati alla radice; senza parlare della vita personale in cui è facile sentirsi dire: "Che male c'è? Lo fanno tutti. "

sabato 27 febbraio 2016

Non è mai... troppo tardi


Da "Brodo caldo per l'anima"

"A settantacinque anni d'età Thelma era ancora molto vivace e piena di energia.  Quando suo marito morì,  i figli le consigliarono di trasferirsi in una comunità per anziani. Lei, che era una persona socievole e amante della vita,  decise di fare proprio così. 

venerdì 26 febbraio 2016

Ero straniero...e mi avete accolto


Da : UN ATTIMO DI PACE
   
         Ero straniero e mi avete accolto

Racconta Tolstoy di un uomo avido e risoluto di nome Brechunov che ritrova il suo bracciante Nikita assiderato e morente sopra una slitta. Dopo qualche istante di silenzio,  improvvisamente "si rimboccò le maniche della pelliccia,  e con tutte e due le mani s'accinse a spazzar via la neve dal corpo di Nikita e dalla slitta. Spazzata che ebbe la neve, Brechunov glisi coricò sopra, ricoprendolo con tutto il suo corpo per scaldarlo".
Non significava nulla per lui, niente gli era più estraneo di questo servo.
Quale obbligo, quale voce avrà costretto il padrone a non volgere il capo da un'altra parte?
Inizialmente sembra sia  l'orgoglio e un ridicolo senso di superiorità a muovere il padrone. 
Subito dopo, però,  emerge il piacere di condividere una comune debolezza: stendersi su Nikita sarà,  per il padrone, morire per il suo servo.
Sostituirsi a lui in un gesto che rivela il senso più profondo della nostra umanità. Vivere fino a morire perché l'altro viva.
La debolezza condivisa si rivela fraterna e fa ritrovare a Brechunov il senso perduto di un'esistenza condotta a rincorrere il successo e la fama.
Quel senso che Gesù mostrò a tutti noi, sostituendosi all'umanità intera perché la morte non la tocchi.

mercoledì 24 febbraio 2016

Vivere...Meglio


Da "Un modo migliore di vivere" di Og Mandino

Segnalo delle indicazioni per riuscire a vivere in modo migliore:

"Finalmente stai per imparare a realizzare molti dei tuoi sogni. Devi leggere con la mente 
ed il cuore liberi: poi preparati ad agire. Tutti i pensieri più nobili del mondo,  i progetti ed i "segreti" per raggiungere i propri obiettivi non valgono niente a meno che non vengano messi in pratica. Non sono mai le buone intenzioni - per nobili che siano - a determinare il nostro valore, ma le azioni che compiamo".

PER VIVERE MEGLIO:
Considera le fortune che hai. Una volta che ti sarai reso conto di quanto vali, tornerai a sorridere,  vedrai risplendere il sole,  riuscirai finalmente ad andare incontro alla vita come Dio l'aveva intesa per te...con grazia, forza, coraggio e fiducia. Uno dei segreti della vita più importanti e inconfutabili che ho dovuto imparare,  nel dolore,  è che non puoi nemmeno iniziare a modificare un'esistenza irrimediabilmente fallita, un lavoro monotono e ingrato o una grave situazione finanziaria che sembra condannarti alla sconfitta personale finché non sai apprezzare i beni che già possiedi.

PER VIVERE MEGLIO
Ogni giorno fai più di quanto tu sia pagato per fare. Una volta appreso il segreto di rendere più di quanto
ti sia richiesto,  il successo sarà quasi raggiunto. 
Fai in modo di essere così importante nel tuo lavoro da diventare indispensabile. 
Esercitati a percorrere qualche chilometro in più e goditi le ricompense che riceverai. Te le meriti!

PER VIVERE MEGLIO
Quando commetti un errore o la vita ti delude, non guardarti indietro troppo a lungo. 
Gli errori sono il modo in cui la vita ti può insegnare qualcosa. La  tua capacità di reagire agli errori grossolani è inseparabile dalla tua capacità di 
raggiungere gli obiettivi che ti sei prefissato.
Nessuno vince sempre e le sconfitte,  quando avvengono,  fanno parte del tuo processo di crescita. 
 Scrollati di dosso gli errori che hai commesso.












martedì 23 febbraio 2016

Lettera agli Amici

Ultimamente mi stanno succedendo tanti fatti incredibili, che non sono però determinati dal caso, ma, ne sono certa, da Qualcuno che sta tessendo una ragnatela nella quale sono stata coinvolta.
Non mi stupisco più e vi offro una meravigliosa testimonianza di fede.
Addolorato per la morte della madre, Gregorio così si rivolge agli amici:
"Carissimi amici,
lo strazio ed il dolore di questi giorni mi avevano fatto pensare che Dio volesse punire la mia superbia di uomo irriconoscente. La sofferenza di mia Madre mi appariva come un grande sfregio peru0 una esistenza che Ella al volere dell'Onnipotente senza mai chiedersi perché, pur amandolo tantissimo, le sue pene terrene aumentavano, si sommavano, la colpivanosenza sosta.
Non ha mai dubitato,  nemmeno per un istante che il Signore Iddio avesse dato anche a lei l'amore che sempre dà ad ogni suo figlio. Questo suo grande soffrire ha fatto nascere dubbi e timori in noi figli sull'amore di Dio. Perché,  ci chiedevamo, Dio non consola una figlia così dolce e fedele?
Perché si accanisce contro chi in Lui crede  ciecamente e non stende la sua mano pietosa sul suo capo stanco, chino fino a tarda ora per riuscire ad essere la Madre che tanto si faceva amare?
Dio mi apparve ad un tratto un sadico carnefice,  cieco e sordo, non un Padre pietoso e misericordioso. Perché tanta sofferenza come ricompensa di tanto amore?
 Capire Dio non è facile.  Io l'ho scoperto adesso che il tormento e lo strazio hanno scavato la mia anima,  hanno frantumato la speranza come roccia fragile
per mettere a nudo la vera essenza dell'anima stessa. 
Mia Madre si è spenta all'alba di un giorno che gli uomini hanno dedicato alla creazione  più grande di Dio, la MAMMA.
Lui stesso se ne scelse una per la sua vita terrena e ne fece il simbolo del Creato e della speranza.  Accettò di buon grado di farsi cullare vicino al suo cuore ed ascoltò le ninne- nanna che la dolce Maria gli cantò. È il mestiere delle Mamme,  quello di dare amore senza nulla chiedere in cambio.  Noi figli a questo amore ci abituiamo subito come al latte del seno che sgorga per alimentare la vita.  Ci sembra  un diritto  e le Mamme lo sanno, per questo continuano a darcene anche quando, spossate dalla sofferenza vedono la nostra stanchezza e nascondono i loro dolori. Ecco perché non posso che amare questo Dio così tremendo , a prima vista, ma così dolce da creare una creatura così somigliante a Lui che sapesse farci dimenticare la nostra fragilità e, tenendoci stretti a sé, camminare per gli impervi sentieri della vita. 
La festa della Mamma del 1999 mi è sembrata uno sberleffo, uno schiaffo,  un'offesa insostenibile.
Di colpo il mondo è diventato un immenso deserto e nessun segno di Dio all'orizzonte.  Ci siamo sentiti persi e smarriti,  finché Dio è comparso vestito da amici sorridenti e dolenti, da mani tese a consolare.
È vero, rimane un vuoto, che, adesso, sembra incolmabile,  ma un granello di affetto in esso si perde. Voi amici miei carissimi, avete versato le vostre lacrime e subito si sono confuse con le nostre,  ma, subito, ci siamo accorti che esse lavavano il dolore, lo rendevano tollerabile, lo cambiavano in quel tangibile segno di affetto e di amore cristiano che fa rinascere orizzonti e speranze. A voi, dono di Dio, l'anima nostra si rivolge gioiosa e colma di gratitudine.  Non potrò mai più sentirmi solo,  nessuno di noi lo potrà mai. Avete raccolto il grido di dolore ed elevato a Dio questo dono immenso, l'Amicizia. Dio l'ha rivisto negli occhi umidi di tutti voi, nelle espressioni di dolore di chi non capiva se se sarebbe riuscito a lenire un dolore più grande.  
Nostra Madre è sembrata la Vostra,  noi figli feriti abbiamo ricevuto da Voi tutti, un supplemento d'Amore che ha riempito i nostri cuori ed ha trasformato le lacrime dolenti in gioia. Dio vi benedica tutti e, sono certo, che la nostra santa Madre sta pregando per tutti.
Con l'affetto più grande,  con l'amore grande quasi come quello di mia madre, Vi abbraccio e Vi ringrazio anche a nome dei miei congiunti.
              Gregorio






lunedì 22 febbraio 2016

Proprio così come sei

Da: " Brodo caldo per l'Anima "

Al conferenziere Mark Tucker un giorno, dopo una sua espisizione, si avvicinò una signora che gli propose di accompagnare le conferenze con la musica di suo figlio.

domenica 21 febbraio 2016

Gesù, Lui solo, il Salvatore

Dall"omelia di don Roberto Rossi:

"Gesù prese con sé, Pietro, Giacomo e Giovanni e salì sul monte a pregare"
"Quanto è bella e profonda questa espressione e come è significativo il comportamento di Gesù che si ritira spesso sul monte a pregare e coinvolge i suoi amici!
L' incontro con Dio nella preghiera è sempre una cosa santa,  ma questa volta avviene quella manifestazione particolare che chiamiamo trasfigurazione,  perché il suo volto cambiò di aspetto e le sue vesti divennero candide e sfolgoranti.

sabato 20 febbraio 2016

Da...Mediugorje


Eccomi ancora una volta nella mia meta preferita che frequento dal 1989!
Non è la prima volta che vengo in febbraio, ma è decisamente la prima in cui non si sente in giro il vociare degli italiani. Sembra che gli euro qui non ci siano più, perché ovunque ci hanno dato come resto cune e marchi. Siamo arrivati nel primo pomeriggio e fin dalla Slovenia il paesaggio era invernale, con le strade pulite, ma intorno un leggero strato di neve, a volte anche sostanzioso.
Gran parte dei bar e delle attività commerciali sono chiuse, ma per me questa è
l' atmosfera ideale in cui ci si può raccogliere in se stessi e "sentire" la presenza soprannaturale.
Alla Croce Blu parecchie persone erano raccolte in preghiera in lingua croata e credo di essere stata la sola italiana. Tra poco andrò in chiesa per assistere all'Adorazione Eucaristica e chi ci ha partecipato sa quanto sia particolare e coinvolgente. Restero' ancora per due giorni e cercherò di vivere bene questo tempo di pace interiore per arricchirmi spiritualmente.....

venerdì 19 febbraio 2016

Attuare il progetto di vita


Pensare e pubblicare ogni giorno dei suggerimenti positivi verso la vita, mi ha resa più riflessiva e attenta al comportamento e alla realizzazione dei progetti delle persone che più conosco e frequento.
Da qualche giorno penso come una persona che conosco fin dalla nascita abbia mantenuto
fede al suo primario interesse. Con il massimo impegno ha realizzato ciò che è sempre stato il suo sogno e fin dai tempi dell'università mi diceva: "Io sono all'università solo perché c'è la facoltà di medicina".
Rapidamente con la laurea e con l'esame di stato ha superato anche quello di diventare mamma, e che mamma!
È impegnata per molte ore al giorno; al mattino e al pomeriggio e molte volte mi è capitato di parlare al telefono in ore successive a quelle di pranzo, mentre stava raggiungendo la sua casa per ristorarsi eper fare una breve pausa.
 L'ascolto molto volentieri e attentamente quando mi parla di alcuni pazienti particolari ai quali dedica professionalità ed attenzioni particolari raggiungendoli spesso a domicilio.
Li descrive scherzando e  imitando il loro modo di esprimersi in modo che non è una presa in giro ma un'autentica manifestazione di vera conoscenza ed affetto che è largamente riconosciuto e ricambiato dai suoi pazienti...
Le indispensabili pause per riposarsi le fanno riprendere forze fisiche e la ricaricano moralmentein modo tale che riprende con entusiasmo e rinnovata energia la sua nobile professione che per me è autentica missione...


giovedì 18 febbraio 2016

Sì. ..per la Vita


Recentemente ho partecipato ad una bellissima, emozionante cerimonia religiosa; il semplicissimo, coinvolgente matrimonio  religioso  di una coppia  arricchita dal dono di figli che vi hanno partecipato attivamente. Davanti agli uomini si erano impegnati diversi anni fa, ma forse anche per gli insegnamenti ricevuti, dentro di loro sentivano che non era abbastanza e mancava ancora qualcosa di essenziale.
Ho vissuto con emozione e partecipazione il bel avvenimento in considerazione anche della banalità e delle accese lotte per estendere il diritto al matrimonio a persone che non rispecchiano le "regole" ritenute valide fin dai tempi remoti.
L'agognata meta raggiunta è stata un lungo percorso di maturazione, riflessione, testimonianza ed esempio per i figli e la società.
La preparazione ha richiesto diverso tempo ed era stata prevista altre volte, ma ogni volta che erano vicini a sposarsi davanti a Dio, sorgevano sempre degli impedimenti che procrastinavano la realizzazione. Dall' estate scorsa ero al corrente di questa ulteriore possibilità che finalmente si è attuata fra la gioia, l 'emozione e la presenza "tangibile"del CIELO.
La semplicità del rito, con i parenti intimi e pochi amici ha evidenziato ancora di più il significato ed il valore di una scelta d'amore vero, responsabile, sicura e impegnativa che da ora renderà la vita degli sposi molto più ricca e chiara avviata ad futuro eterno insieme...

mercoledì 17 febbraio 2016

Generosità ricambiata

Le tantissime  testimonianze raccolte nei vari " Brodo caldo per l'anima" sono veramente incoraggianti e stimolano a metterci in gioco per "realizzare" anche noi qualche buona azione.
Riassumo la prima parte in cui una studentessa americana, Stephanie Bullock, riporta uno straordinario episodio di generosità che a,sua volta ricambia.
A diciannove anni Stephanie, molto portata per lo studio, ma impedita da limitazioni economiche non era riuscita ad ottenere la borsa di studio che le avrebbe permesso di continuare gli studi.
Un giorno da un giornale locale conobbe la storia di Osceola McCarty  un ' anziana che per tutta la vita aveva fatto la lavandaia, aveva donato tutti i suoi risparmi per borse di studio da assegnare a studenti afro-americani, e qualche giorno dopo seppe di essere la prima prescelta.
Lascio la parola a lei
"Ho incontrato Osceola per la prima volta a una conferenza stampa. Conoscere noi è stato come trovare una famiglia.  Lei non era mai stata sposata e non aveva avuto figli,  perciò la mia famiglia da allora è diventata anche la sua famiglia. Parla regolarmente al telefono con mia nonna e insieme sbrigano le loro commissioni.".
"Osceola ha lavorato duramente tutta la vita,  dall'alba al tramonto,  lavando i panni a mano. Lungo la strada per la scuola passavo tutti i giorni proprio davanti a casa sua.
Naturalmente allora non sapevo che lei abitasse lì,  ma avevo sempre notato come era ben tenuto il prato e come tutto fosse ben ordinato e pulito.
Di recente le ho chiesto come mai non mi era mai  capitato di vederla in tutte quelle volte, e lei mi ha risposto: "Probabilmente ero sul retro a lavare panni"."
"Osceola mi ha donato molto di più di una bordo di studio.  Mi ha insegnato cosa significhi  donare. Ora io so che al mondo esistono persone buone che compiono buone azioni. Lei ha lavorato tutta la vita eha ddato agli altri e ha insegnato a me che quando ne avrò la possibilità anch'io saprò  donare agli altri e magari sovvenzionerò il fondo da lei creato. 
Voglio dare a Osceola la famiglia che non ha mai avuto,  per questo l'ho adottata come nonna. 
Anche lei mi considera una sua nipote. E quando prenderò la laurea sarà seduta tra mia madre e mia nonna,  al posto che merita".









martedì 16 febbraio 2016

Vellutata di Funghi

In un pranzo di compleanno ho apprezzato la
squisita crema di funghi che propongo, eccezionale, forse perché i funghi erano stati raccolti in montagna dai padroni di casa.
Credo che riuscirà appetitosa anche con i
funghi surgelati che si trovano in commercio

                               INGREDIENTI
Mezzo chilo circa di funghi misti fra: porcini, chiodini, finferli o altri,
3 patate medie
1 cipolla
brodo vegetale
prezzemolo
olio extravergine di oliva
parmigiano
                                PROCEDIMENTO
In olio extravergine cuocere i funghi in modo tradizionale, con prezzemolo, aglio o cipolla a seconda dei gusti.
Rosolare nell'olio la cipolla affettata.
Aggiungere le patate a 'tocchetti' e aggiungendo gradatamente brodo vegetale ( circa 1 litro)   farle cuocere in modo che siano quasi spappolate.
Incorporare metà funghi e frullare nel minipymer.
Se la crema risultasse troppo densa, aggiungere altro brodo ed unire i funghi rimasti e il parmigiano.
BUON  APPETITO

lunedì 15 febbraio 2016

La...Pazienza

La pazienza è la virtù dei forti e se è ben esercitata può portare molti "frutti" positivi e contribuire a migliorare il nostro carattere. Non  è una delle mie caratteristiche, perché sono molto impulsiva e dalle decisioni precipitose di cui mi capita spesso di dovermi pentire e non riuscire a porvi rimedio.

domenica 14 febbraio 2016

Se Tu sei Figlio di Dio


Non
Dall'Omelia di don Luca Orlando Russo:

"Già mercoledì,  con il rito dell'imposizione delle Ceneri, siamo stati ampiamente introdotti nel tempo della Quaresima. 
La liturgia della Parola di  mercoledì ci ha invitato a prendere coscienza che il Dio della tradizione biblica desidera stabilire con noi uomini una relazione personale".
"La forza del Male, con le sue tentazioni,  è a noi molto familiare se non altro per il fatto che tutti i giorni ne facciamo esperienza, e molte volte al giorno. 
Siamo di continuo assillati dal desiderio di realizzare la nostra vita e per questo imbocchiamo la via
 dell'esercizio e della ricerca del potere. Non è nemmeno estranea,  a noi credenti, la tentazione di manipolare la nostra relazione con Dio per servirci, secondo la nostra logica, del Suo potere.
Le nostre azioni come i nostri pensieri, il nostro fare come il nostro dire è continuamente in pericolo. 
La nostra fiducia in Dio,  il nostro camminare verso la comunione con Lui continuamente rischia di bloccarsi a causa della tentazione. 
La tentazione in fondo è una sola: quella di realizzarci senza il Padre. Essere come Lui(è Dio stesso che ci ha creati con questo desiderio), ma senza di Lui( è satana che ci fa vedere Dio come  il nemico numero uno della realizzazione di questo desiderio).
Non vi è strada che quella della disobbedienza a Dio se l'uomo vuole realizzare la sua vita: questo è il suggerimento del tentatore,.
Ma tutte queste considerazioni non ci scoraggiano, Gesù ce l'ha fatta,  ha vinto.
Lo Spirito Santo che lo aveva condotto nel deserto, non lo ha lasciato solo e ha vinto per Lui e in Lui.".

Anche noi se ci impegniamo ce la possiamo fare a vincere le nostre quotidiane tentazioni...

sabato 13 febbraio 2016

L'amore non ha...età



Qualche giorno fa con molto piacere ho reincontrato un'amica conosciuta oltre dieci anni fa, frequentata per diverso tempo e poi, accade spesso, senza motivi particolari, ci eravamo perse di vista.
L'ho trovata molto cambiata, maturata e per vicende personali e familiari è impegnatissima nel mondo cattolico e del volontariato.
Collabora attivamente e giornalmente in una casa di riposo e ieri mi ha raccontato un episodio piacevole della vita in quel luogo che non è per tutti triste o spiacevole.
Mi riferiva che durante il giorno frequenta il centro un uomo particolare che chiameremo Osvaldo. È una persona semplice, molto disponibile con tutti gli ospiti e per ogni tipo di incombenza. Riscuote molto successo e lui è sempre pronto a salutare calorosamente tante donne, ma non tutte gradiscono di buon grado le sue effusioni.
Ha colpito al cuore una "donzella" che il fiore degli anni l'ha superato da tanto e non si è rassegnata a vivere senza amore.
Lui ha accettato di buon grado le attenzioni e i dolci epiteti con cui lei lei gli si rivolgei e lo ringalluzziscono, ma un po' playboy, non disdegna neanche di guardarsi intorno compiacendosi e
 alimentando il proprio ego...
Ogni giorno Osvaldo la va a trovare e si trattiene con lei per oltre un' ora. Dal canto suo lei si cura, dedicando molta attenzione all'abbigliamento, alla capigliatura e all' aspetto esteriore. Tutto ciò contribuisce a tenerla viva, ancora  interessata alla vita e dimostra che l' amore è possibile
a tutte le età...

venerdì 12 febbraio 2016

Appena... in Tempo


Da 'Angeli tra di noi' della serie Brodo caldo per l'Anima:

Una giovane donna in una fredda mattina d' inverno si avviò in città per un colloquio di lavoro che riteneva indispensabile per poter onorare il mutuo intrapreso per l'acquisto di una casa nuova.
Dovendo trovare un parcheggio nelle vicinanze del luogo dell'appuntamento era giunta nelle vicinanze con un certo anticipo. Non aveva previsto però un giorno di affollamento per i numerosi negozi, uffici, ristoranti ed altre attività per le quali tutti i parcheggi delle vicinanze erano occupati.
All'arrivo mancava ancora mezzora, ma dovendo girare più volte attorno all' isolato nella speranza che si liberasse un posto, il tempo stava stringendosi..
All' improvviso vide una donna dai capelli rossi che spazzava la neve dal suo marciapiede ed agitava il braccio invitandola a fermarsi.
Venuta a conoscenza del problema  della giovane la donna, Helen, così disse di chiamarsi, le offrì di parcheggiare sul suo vialetto permettendole di effettuare in tempo il colloquio di lavoro che fu soddisfacente.,
"Al ritorno la donna era ancora lì,  "Com' è andata?".
"Bene, credo. Grazie ancora per l'aiuto".
Sorrise, " Non bisognerebbe sempre essere gentili gli uni con gli altri? Le auguro di ottenere il lavoro".

Grata per la gentilezza ricevuta il giorno dopo la giovane tornò sul posto per offrire un vasetto di violette alla gentile signora che le era venuta in aiuto. Suonò invano il campanello e poco dopo le si avvicinò una donna che la informò che li non abitava piu nessuno,  perché la proprietaria ricoverata in ospedale era deceduta la domenica precedente. Dalle descrizioni capi che era la stessa donna che il giorno prima le aveva dato la possibilità di parcheggiare.
Ottenuto il lavoro per anni due volte al giorno passava davanti alla casa della donna che l'aveva aiutata, pensandola un angelo e dalla gentilezza ricevuta imparò a ripeterla a sua volta a chi aveva occasione di offrire il suo aiuto. Cosi concluse il racconto dell' episodio.
"La breve conversazione con Helen mi aveva dimostrato che gli incontri con gli angeli non sono coincidenze nè esempi di tempismo perfetto o di fortuna, bensì richiedono la disponibilità a essere gentili con gli altri ogni volta che è possibile.".





mercoledì 10 febbraio 2016

Salsa alla Rucola di Patrizia

Domenica scorsa ho partecipato ad una bella festa di compleanno in piacevole compagnia dove ho conosciuto Patrizia, molto simpatica e gioviale.
Ha contribuito al pranzo con l'ottima velocissima salsa alla rucola di sua esperienza e gusto, molto apprezzata e condivisa.
Oggi l'ho preparata ed ha riscosso  successo e perciò ve la propongo.

INGREDIENTI:
rucola selvatica
grana non molto stagionato
maionese, fatta in casa o confezionata.
ESECUZIONE
Mezza confezione di rucola selvatica confezionata e tritata,
aggiungere 100 g. di grana a scaglie
unire maionese secondo la consistenza che si desidera.
Può accompagnare tanti piatti, dalle fettine di petto di pollo ad altri di carne e pesce, insaporendo pietanze insipide o esaltandone il sapore.
È adatta anche per tramezzini, crostini e può arricchire un'insalatona.
Mi auguro che sia anche di vostro gradimento

martedì 9 febbraio 2016

Il Boscaiolo tenace

Da "Lascia che ti racconti" di Jorge Bucay

"C'era una volta un boscaiolo che si presentò a lavorare in una segheria.  Il salario era buono e le condizioni di lavoro ancora migliori,  per cui il boscaiolo volle fare bella figura. 
Il primo giorno si presentò al caporeparto,  il quale gli  diede un'ascia e gli assegnò una zona del bosco. 

lunedì 8 febbraio 2016

Amiche...in contatto

Continuando a riflettere sulle mie amiche oggi ne ricorderò altre che lo sono veramente, anche se il rapporto visivo può non essere frequente, ma autentico per l'affetto che ci lega ed il modo in cui loro me lo dimostrano, nelle varie circostanze e cercandomi spesso.
La prima che segnalero' l'ho conosciuta in un bel viaggio circa venticinque anni fa. Abbiamo simpatizzato subito e con lei ho condiviso la sua gioia di diventare finalmente mamma dopo otto anni di matrimonio. Dopo la prima figlia ne sono arrivati altri due e anche se sono ormai grandi lei continua ad essere una mamma chioccia impegnata tutto il giorno per la sua famiglia. Non facciamo caso al tempo che passa senza che ci si veda, so solo che o io o lei ci cerchiamo telefonicamente ed è sempre un grande piacere. La sua è la mia seconda famiglia, sempre pronta per ogni evenienza bella, e  anche nelle difficoltà.
La seconda amicizia è più recente, con frequentazioni solo estive e non molte perché abitiamo lontane ed è alimentata da giornalieri contatti whatsApp e telefonici in cui ci scambiamo esperienze, riflessioni, scelte di vita e mentalità affini. Quando sono in difficoltà riguardo ad un comportamento o ho dei dubbi, lei riesce sempre a darmi le risposte sagge e affettuose di cui ho bisogno.
Un' altra amica un po' matta come me l'ho conosciuta pochi anni fa in un pellegrinaggio a Medjugorje ed abbiamo legato fin dal primo momento. Abitiamo in località vicine eppure non riusciamo a vederci spesso. Ci sentiamo telefonicamente e molto spesso nel web. Entrambe attraversiamo dei periodi non troppo felici, per cui capiamo quando una desidera stare in disparte e ci manteniamo vicine inviandoci anche dei semplici cuori come partecipazione. Superato il momento critico ci ridiamo su e riprendiamo a telefonarci e a condividere fragorose risate e nostalgici ricordi di Medjugorje condividendo il desiderio di tornarci da sole.
Altra persona molto cara e diventata amica più recentemente è una che è stata una mia allieva e la ricordo nel primo giorno di scuola, quando mi si è presentata davanti bellissima; con i capelli biondi e ricci e due occhioni azzurri. L' estate scorsa mi ha fatto molta compagnia in un periodo critico e mi ha molto emozionata quando un giorno  mi ha chiesto:
" Ti posso dare del tu?"sostituendolo al lei con cui si rivolgeva a me abitualmentecome come deferenza per il ruolo che avevo rivestito. Mi ha fatto molto piacere, mi è molto vicina e le dico spesso che è la mia quarta figlia.
L' ultima amica di cui parlerò oggi l'ho conosciuta soltanto un anno e mezzo fa ed abbiamo condiviso alcuni giorni in un viaggio. C'è stato un feeling immediato ed in quei giorni in cui vivevo un momento difficile ed ho molto apprezzato i suoi frequenti,  affettuosi abbracci che mi tiravano "su",
Abitiamo ad una quarantina di chilometri di distanza e nonostanze le promesse reciproche non siamo più riuscite ad incontrarci. Entrambe però proviamo affetto e ci contattiamo quasi quotidianamente raccontandoci  gli episodi che viviamo.
Tante altre "belle" persone fanno saltuariamente parte della mia vita e ad esse sono affezionata e da loro ricambiata e ci sarà un' altra occasione per descriverle...








domenica 7 febbraio 2016

La Vita come Vocazione

Dall'Omelia di don Roberto Rossi:

"Poveri  uomini, ma umili, perche sinceri,  sono chiamati a diventare i testimoni e gli annunciatori della bontà e della salvezza del Signore: la Parola di Dio ci presenta  così Isaia, Paolo, Pietro e gli altri apostoli. 
Siamo chiamati oggi  a meditare sul mistero della chiamata di Dio. Noi sappiamo che ogni vita è una vocazione e che a ogni vocazione è legata  una particolare missione da compiere, 

sabato 6 febbraio 2016

...Ascoltare...

Da: L'ARTE DI ANDARE AVANTI di
   Jorge Bucay

Abbiamo due orecchie e una bocca 
Per ricordarci che dobbiamo ascoltare il doppio
E parlare la metà. 
"Tuttavia, per molti di noi non sarà così semplice."
"Siamo troppo abituati a incontrare a ogni angolo della città una persona innamorata del proprio discorso."
"È necessario"iniziare"ad ascoltare."
" Non fossilizziamoci sulle nostre opinioni,  convincendoci che sono certezze assolute e assiomi fondamentali. Perché in questo caso...

venerdì 5 febbraio 2016

El Cazut...emblema di comando

Facendo la spesa alimentare nei supermercati ci si imbatte  nel reparto macelleria nelle confezioni 'offerta famiglia', con prezzi piu convenienti. Sono però più numerose le confezioni per nuclei familiari più piccoli,  che rispecchiano la realtà attuale.
Mi è stata fatta ricordare la consuetudine delle  numerose famiglie rurali di un tempo, dove convivevano, più o meno pacificamente, più nuclei familiari di fratelli con a capo i genitori anziani.

giovedì 4 febbraio 2016

Le Mani...



Oggi,pensando alle mani forti e generose di una persona che conosco, mi è scaturita una riflessione sul diverso uso che se ne può fare.
Innanzi tutto ne abbiamo ricevuto due come gli occhi, le orecchie, le braccia, i polmoni, i reni, le gambe e i piedi.
E tutto ciò per il grande uso che se ne fa durante la vita ed in mancanza di una delle due, l'altra, continuando la sua funzione può sostituire quella mancante.
Pensando alle mani....in  quante azioni sono coinvolte durante il giorno....Tutti siamo in grado di elencarne una serie di positive, ma anche nelle negative sono spesso coinvolte; basta pensare ai numerosi fatti di cronaca giornalieri.
Oggi mi piace pensare alle belle azioni, non strettamente legate alla quotidianità,  che possiamo compiere con le mani e a volte un certo timore umano ci trattiene dal compierne: stringerne un'altra con affetto,  accarezzare, asciugare le lacrime di una persona, attirare a sé per un avvicinamento, batterle assieme per approvare, sventolarle per un saluto, unirle a quelle di un'altra persona nel lavoro, rialzare chi è caduto, porgere un aiuto economico a chi lo sta chiedendo e quante altre...
Voglio ricordare anche le persone che ne fanno un uso prezioso per la loro professionalità a sostegno di chi ne necessita: sacerdoti, medici, infermieri, soccorritori, assistenti di persone in difficoltà e penso anche a coloro che scrivendo
hanno fatto arrivare a noi "tecnologici" la preziosa eredità culturale e religiosa della nostra civiltà.
Mani benedette a cui dobbiamo riconoscenza, stima ed affetto.
Anche noi abbiamo due mani, usiamole abbondantemente e non solo per noi stessi, ma mettiamole a servizio anche degli altri rendendole preziose...

mercoledì 3 febbraio 2016

Amicizia...


Condivido il pensiero di Jorge Luis Borges sull'Amicizia e mi piacerebbe essere come lui la descrive:

"Non posso darti soluzioni per tutti i problemi della vita.
Non ho risposte per i tuoi dubbi o timori,
però posso ascoltarli e dividerli con te.
Non posso cambiare nè il tuo passato  nè il tuo futuro
però quando serve starò vicino a te.
Non posso evitarti di precipitare,  solamente posso offrirti la mia mano
perché ti sostenga e non cadi.
La tua allegria,  il tuo successo e il tuo trionfo non sono i miei,  però gioisco sinceramente quando ti vedo felice. 
Non giudico le decisioni che prendi nella vita
mi limito ad appoggiarti, a stimolarti e aiutarti se me lo chiedi.
Non posso tracciare limiti dentro i quali devi muoverti,
però posso offrirti lo spazio necessario per crescere. 
Non posso evitare la tua sofferenza,  quando qualche pena ti tocca il cuore, 
però posso piangere con te e raccogliere i pezzi per rimetterlo a nuovo.
Non posso dirti né cosa sei nè cosa devi essere
solamente posso volerti come sei ed essere tua amica. 
In questo giorno pensavo a qualcuno che mi fosse amico, 
in quel momento sei apparsa tu...
Non sei nè sopra nè sotto nè in 
mezzo, non sei nè in testa nè alla fine della lista.
Non sei nè il numero 1 nè il numero finale e tanto meno ho la pretesa
 di essere il 1° il 2° o il 3° della tua lista.
Basta che mi vuoi come amica. 
NON SONO GRAN COSA, 
PERÒ  SONO TUTTO QUELLO
CHE POSSO ESSERE

martedì 2 febbraio 2016

il Diario della Gratitudine


Oltre a ricordi ed esperienze personali traggo ispirazione per i miei articoli da diversi autori che suggeriscono comportamenti positivi che hanno fatto star bene le persone che li hanno applicati.
Una grandissima fonte sono i " Brodo caldo per l'anima" che ho citato diverse volte e con quello appena ricevuto ampliero'  le esperienze divita vera che trasmettono
Riassumo la prima parte per non allungare troppo l'articolo:
Una donna depressa, su su suggerimento del medico curante e del marito che la spingeva ad uscire di casa ogni giorno per una passeggiata, mentre passivamente attraversava un bosco, pensava alla inutilità della sua vita e a ciò che le imponevano di fare per uscire dalla profonda frustrazione.
Tornata a casa si riposo' a letto e l'occhio le cadde sul diario che non aggiornava da tempo.
Stizzita vi scrisse la frase: "Perché dovrei ringraziare?." E subito sotto aggiuse che lo faceva perché aveva un tetto sulla testa, del cibo a disposizione e dei vestiti a disposizione.

lunedì 1 febbraio 2016

Guardarsi...dentro


Dopo quasi cinque mesi di appuntamenti giornalieri in questo blog, cerco di capire meglio la sua funzione e l'effetto che produce in me.
Come ho spiegato nei primi tempi mi sono "buttata" in questa impresa, impreparata e senza particolari attitudini.
Sono stata spinta da un impulso interiore insopprimibile, per cercare di esprimere pensieri positivi e suggerimenti per rendere la vita di ogni giorno più serena e stimolante
È un compito non facile che  mi occupa ogni giorno per diverso tempo nel pensare, cercare e scrivere articoli adatti a ciò che mi ero proposta.
Sono sostenuta da amiche che collaborano e mi spingono a continuare anche se il blog fosse visitato solo da qualche persona.
La giornata è sempres più impegnativa e stressante per tutti, e persone che conosco mi dicono che possono visionare il blog solo saltuariamente ed allora consultano più pagine. Questo è evidente perché il numero delle visualizzazioni varia di molto da giorno a giorno.
Conosco poche persone che vi accedono e mi piacerebbe conoscere anche le altre e avere i loro pareri, ma so che non è facile postare un commento. Se qualcuno si vuole confrontare con me, spero in termini di collaborazione e conoscenza, mi può contattare in
tinasossai@alice.it
Pensando a me rivelo che questo appuntamento impegnativo ma molto appagante,  si è dimostrato di aiuto inaspettato per la mia vita. Le notizie positive e i suggerimenti che propongo cerco innanzitutto di farli miei e di metterli in pratica nella quotidianità.
Seguendo questa linea mi sono accorta di essere diventata più sensibile, attenta ai bisogni del mio prossimoi e desiderosa di aprirmi di più nella manifestazioni di affetto sincero. Con poche parole posso far capire a una persona quanto è importante per me e renderla più sicura e "vicina".Tutti possiamo, se lo vogliamo veramente, diventare MIGLIORI...